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 I benefici della   Meditazione Vipâssanâ

(estratto dallo studio dell'Istituto di Psicosomatica PNEI)

Miglioramento del benessere, delle emozioni positive e della soddisfazione della vita. Le prove scientifiche riportate nello studio dell'Istituto di Psicosomatica PNEI, indicano che la meditazione del respiro produce un aumento dei livelli di benessere nei partecipanti attraverso un aumento di consapevolezza.

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Neurofisiologicamente l’effetto della meditazione tende a ridurre la carica del sistema nervoso simpatico (eccitatorio-attivante) che genera tensione muscolare, nervosa e psicologica. Migliora l’azione del sistema nervoso parasimpatico (rilassante-calmante) che riduce la frequenza del respiro, l’ipertensione sanguigna e il battito del cuore prevenendo e migliorando lo stato delle malattie cardiache in generale.

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Sempre in relazione allo stress, la meditazione facilita l’aumento del piacere di vivere e di sentirsi soddisfatti mediante l'incremento degli ormoni del benessere, come l’endorfina (l’ormone della soddisfazione e della pace) la serotonina (l’ormone del piacere fisico) la dopamina (l’ormone dell’entusiasmo e del gioco) e l’ossitocina (l’ormone dell’amorevolezza e della cura).

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La meditazione migliora la stabilità emotiva, promuove la capacità di percepire ed esprimere le emozioni, migliora l’empatia, l’affettività, la comprensione reciproca e la comunicazione. Sostiene le relazioni a tutti i livelli, tra madre-padre e figli, nelle relazioni di coppia, nelle relazioni scolastiche e nelle organizzazioni lavorative.

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Permette, grazie all'aumento dell’endorfina di sentire meno la fatica e il dolore (anche il dolore cronico) e quindi di essere più adatti alle prove della vita.

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A livello neurofisiologico la meditazione aumenta la sincronizzazione tra le aree del cervello (coerenza elettroencefalografica) che si manifesta come migliore stato di consapevolezza di sé, centratura, presenza, chiarezza del pensiero e capacità di concentrazione.

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Grazie alla pratica della consapevolezza è ora possibile superare i nostri problemi di timidezza, rigidità, chiusura, vergogna delle proprie emozioni ed imparare a migliorare, sia le proprie capacità psicofisiche interiori, sia le nostre capacità relazionali e comunicative, che rappresentano un fondamentale ostacolo per la maggioranza delle persone.

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In generale migliora le attività cognitive, dell’apprendimento, della creatività e dell’intuizione a tutte le età.

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Secondo il maestro vietnamita Thich Nhat Hanh la presenza mentale "è l'energia di essere consapevole e sveglio al momento presente". Infatti conduce all'attenzione, alla saggezza e alla chiara comprensione della realtà.

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La Meditazione Vipâssanâ è dunque una pratica di consapevolezza del respiro contemplando le sensazioni nel corpo, contemplando le formazioni mentali, contemplando gli stati mentali, contemplando la coscienza, in presenza di un costante atteggiamento equanime.            

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La mindfulness o Vipâssanâ è una meditazione che il Buddha considerò di grande importanza sul cammino della realizzazione e l’elemento finale e forse più importante dei “sette fattori di illuminazione”.

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 I sette fattori di illuminazione

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  • Concentrazione             (samâdhi)

  • Consapevolezza            (Sati)

  • Energia                        (Viriya)

  • Equanimità                   (Upekkha)

  • Indagine approfondita   (Dhamma-vicaya)

  • Gioia                            (Piti)

  • Tranquillità                   (Passaddhi)

 

La meditazione Vipâssanâ è fondamentale per coltivare i sette fattori di Illuminazione in noi stessi.

Con la pratica costante sviluppiamo concentrazione e consapevolezza, utilizziamo energia nei momenti di fatica e determinazione, e quando giunge lo sconforto cerchiamo di affrontare con equanimità ogni cosa. Investigando gli insegnamenti del Buddha, in totale solitudine con noi stessi, possono giungere momenti di gioia e tranquillità.

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