Il counselor è una figura professionale, esperto nella comunicazione e  nella relazione interpersonale in grado di facilitare un percorso di auto-consapevolezza, auto-esplorazione ed auto-affermazione nella persona.

 

Ha piena fiducia nelle risorse, nelle capacità e nelle potenzialità dell'altro, presta la sua attenzione interessata e partecipativa, ascolta senza giudizio e rispetta le condizioni di insicurezza e difficoltà.

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Non dirige la seduta, non si sostituisce mai al cliente, ma attraverso qualità umane specifiche ed abilità tecniche gli rimanda la responsabilità di decidere individualmente e lo sostiene nel meraviglioso viaggio verso la scoperta di se stesso.

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Il counselor non è uno psicologo. Quest'ultimo infatti fa parte dell'area della sanità e, oltre a svolgere tutte le attività del counselor, il suo lavoro affronta tematiche quali: riabilitazione cognitiva, psicosociale e dei disturbi del comportamento; utilizza strumenti come test attitudinali e cognitivi, esegue valutazioni e redige diagnosi. Il suo intervento, di solito, è focalizzato più al passato e la durata dei trattamenti è necessariamente di durata medio-lunga.

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Le origini del counseling afferiscono all'aria sociale. Egli difatti non svolge attività sanitaria, ma si occupa del benessere e della qualità della vita. Offre sostegno, orientamento, e favorisce lo sviluppo delle forze nella persona ed il superamento del disagio esistenziale.

La sua attenzione è focalizzata sul momento presente e proprio per questo gli interventi sono di breve durata.

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Il counselor acquisisce la sua professionalità dopo aver completato un percorso scolastico della durata di tre anni, presso scuole riconosciute dalle associazioni di riferimento.