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Costellazioni Familiari

Quando si parla di Costellazioni Familiari si fa riferimento allo straordinario metodo di lavoro scoperto e definito da Bert Hellinger.

Nato nel 1925 a Leimen nel sud della Germania, studia filosofia, teologia e pedagogia. Successivamente diventa membro di un ordine missionario cattolico e inviato come insegnante e sacerdote presso gli Zulu (Zulu in lingua isiZulu significa gente del cielo). Con questo gruppo etnico del Sudafrica passa 16 anni della sua vita ed entra in profondo contatto con la loro cultura e le loro tradizioni tribali. Sempre in Sudafrica si avvicina all'approccio fenomenologico americano in un corso tenuto dagli anglicani, in cui sperimenta l'apertura al dialogo, l'osservazione senza giudizio e l'aspetto innovativo del prendersi cura dell'anima. Tornato in Europa inizia a studiare psicanalisi e a frequentare la comunità psicoanalitica di Vienna. Subito dopo la sua attenzione si rivolge alla Terapia Primaria di Arthur Janov, alla Gestalt, all'analisi transazionale e al lavoro di Eric Berne che, insieme alla Terapia familiare sistemica, a elementi dello psicodramma di Jacob Levi Moreno e alla scultura familiare di Virginia Satir, contribuiscono a delineare il percorso che lo condurrà alla realizzazione del metodo delle Costellazioni Familiari.

Cosa sono?

Sono uno strumento potente ed efficace in grado di portare alla luce e risolvere i disordini e gli irretimenti che appartengono al passato della nostra famiglia (attuale e di origine) che sono responsabili delle problematiche della nostra vita, come i rapporti di coppia, le relazioni familiari, la salute, la malattia, l'attività professionale ed il denaro.

 

La terapia familiare sistemica asserisce che ogni individuo è parte di un sistema e che il cambiamento di un singolo componente condiziona tutti gli altri. Hellinger, oltre a condividere tutto ciò, insegna che ogni persona è un'anima e che tutte le anime appartenenti ad un sistema formano quella che lui chiama "Anima Familiare". A quest'ultima non interessa il bene di ogni singolo membro della famiglia, ma ha come unico obiettivo la sua integrità, che si fonda su due principi fondamentali:

1) nessuno deve essere escluso 2) il rispetto dell'ordine gerarchico. Nel momento in cui viene meno uno di questi presupposti basilari, ecco che sorge il problema.

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L'esclusione: avviene quando un componente del sistema familiare viene dimenticato, allontanato o non riconosciuto. La perdita di una persona cara, una rottura nel rapporto con un familiare, un amore perduto. L'Anima Familiare non sarà più intera e comincerà un processo per ritrovare la sua totalità. Questo processo produrrà delle difficoltà, dei problemi. A volte sorge quello che viene chiamato irretimento, ovvero, un discendente rivive le stesse dinamiche ed esperienze già vissute dall'avo, come conflitti, malesseri o fallimenti.

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Per mezzo della costellazione, attraverso i rappresentanti, si può vedere, riconoscere e reintegrare l'escluso nella famiglia ristabilendo la sua unità.

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L'ordine gerarchico: Hellinger afferma che esiste un ordine primordiale che dà la precedenza a chi è venuto prima rispetto a chi è venuto dopo e che gli atti che portano alla sua violazione sono molteplici e di solito sono compiuti in buona coscienza.

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  • Quante volte, magari per il fatto di aver studiato, di essere al passo con i tempi ed aggiornati su tutto quello che accade, ci sentiamo di "più" dei nostri genitori? questo è causa di disordine in un sistema. Un figlio non può, in alcun caso, essere di "più" dei propri genitori.

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  • Esiste un naturale rapporto d'amore tra i componenti di una famiglia, ma molto spesso il legame e la complicità che si crea tra un figlio ed un genitore può trasformarne gli equilibri. Può accadere che il figlio, inconsapevolmente e comunque spinto dall'amore, si inserisce tra i due genitori e a volte, si sostituisce ad uno di loro alterando l'ordine.

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  • Un'altra causa di disordine è quando il bambino, nel suo profondo sentire, percepisce che un genitore è malato o è attratto dalla morte. In questo caso il bimbo, guidato dall'amore per il padre o la madre, pronuncia intimamente nel suo cuore la frase, "io per te". Con questo gesto il bambino si fa carico del loro destino per salvarli e allo stesso tempo si fa più grande di loro violando l'ordine. Anche se può sembrare un nobile gesto, non cambierà il destino dei propri genitori e porterà certamente al fallimento.​

Le Costellazioni Familiari in conclusione non vogliono essere la risoluzione a tutti i problemi della vita, ma intendono partire da questi per poter riconoscere le dinamiche esistenti tra i componenti della propria famiglia ed affrontare e sciogliere tutti quei nodi irrisolti del proprio passato che impediscono di vivere appieno la vita.

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